Introduzione a cura di Annie Alemani
ENZA TINTORI PISANO
Milano, novembre 2020
Il 13 marzo 2020 è mancata Enza Tintori Pisano. In piena bufera Covid19 la notizia è passata sotto silenzio all’interno della SIE nonostante Enza Tintori Pisano, ergonoma, sia stata una figura importante del Consiglio Direttivo fin dagli albori e, fuori di ogni dubbio, determinante nell’ergonomia in Italia. Verosimilmente il suo nome è sconosciuto a molti ergonomi della SIE degli ultimi anni. E’ arrivato il momento di rimediare a questa sorta di rimozione, di mettere a fuoco la sua opera, consegnandone la memoria alle riflessioni e alla conoscenza degli attuali ergonomi SIE.
Laureata nel 1956 all’Università Bocconi, lavora, dal 1957 al 1967, prima come assistente del direttore del Centro di Coordinamento della Siemens e poi come responsabile delle Risorse Umane per tutte le Unità produttive e tecnico-commerciali sul territorio nazionale (1960-1967). Attività affiancata da soggiorni di aggiornamento presso la casa madre tedesca a Monaco di Baviera e dalla frequenza a Roma di Corsi I.R.I. per le Funzioni Direttive Aziendali. Dal 1967 al 1971 è consulente Siemens per la Formazione del Personale Tecnico.
Da queste esperienze lavorative matura l’esigenza di un diverso approccio alle problematiche del lavoro, dei soggetti umani e dell’organizzazione. Frequenta così il prestigioso corso di Ergonomia della University of Technology di Loughborough (UK) e, nel 1973, ottiene il PHD in Ergonomics. Rientra a Milano: con l’amico Giovanni Molteni (altro PHD in Ergonomis) e, grazie anche all’appoggio di Antonio Grieco – allora direttore della Clinica del Lavoro di Milano -, inizia la sua attività scientifica e la sua partecipazione alla SIE, che proprio Grieco contribuisce a fondare. Pisano ne diventa Segretario Nazionale fra gli anni Settanta e Ottanta e, in quella veste, fa parte del Comitato Scientifico del 1° Congresso della SIE (Rimini 1974), e del 2° Congresso (Milano 1979).
Contemporaneamente concentra le sue ricerche sui cicli di produzione miranti alla raccolta di dati soggettivi e oggettivi utili per la valutazione di ipotesi di sostituzione ovvero di correzione di macchinari, di trasformazioni dell’assetto organizzativo e del monitoraggio della condizioni di salute e benessere degli operatori in rapporto ai mutamenti delle condizioni ambientali. Prosegue la sua attività collaborando con l’Azienda Elettrica Milanese, la Commissione Edilizia del Comune di Milano, l’Assessorato all’Istruzione della Regione Lombardia, presso il quale progetta, realizza e coordina cicli di formazione all’ergonomia per settori lavorativi diversi che si protrarranno dal 1979 al 1985. I docenti provengono dall’Università di Torino, dal Politecnico di Milano, dalla Clinica del Lavoro dell’Università degli Studi di Milano, dall’Università degli Studi di Bologna, dalla Olivetti di Ivrea, dalla Pirelli, dall’Italtel, dalla FIAT, dal CNR e così via.
Svolge anche attività accademica. Dal 1980 al 1985 tiene seminari presso il Politecnico di Milano, nell’ambito del Corso di Tecnologie del’Architettura; è poi professore a contratto al Politecnico di Torino (anni accademici 1981-’82 e 1982-’83), allo IUAV (Istituto Universitario di Architettura di Venezia, anni accademici 1983-’84 e 1984-’85) e ancora al Politecnico di Milano (anni accademici 1985-’86 e 1997-’98), presso il quale – fra il 1988 e il 1990 – è incaricata della supervisione scientifica dei Corsi di aggiornamento del Dipartimento di Programmazione, progettazione e produzione edilizia, e – dal 1996 al 1998 – della ideazione e organizzazione del Master in Ergonomia presso la nuova Facoltà di Disegno Industriale. Nel frattempo è invitata a tenere relazioni presso l’Università di Palermo e di Napoli. Nel 2002 partecipa alla progettazione e realizzazione di un Master universitario in Ergonomia presso la Facoltà di Ingegneria di Palermo.
Continue e intense le collaborazioni con gli esperti delle diverse discipline afferenti all’ergonomia non solo italiani, ma anche inglesi, francesi e americani e con gli operatori delle maggiori aziende del nostro paese quali Francesco Novara, Giuseppe Ciribini, Melchiorre Masali, Antonio Grieco, Sebastiano Bagnara, Francesca Pregnolato Rotta Loria, Ivar Oddone, Enrica Fubini, Alessandra Re, Gabriele Cortili, Luigi Bandini Buti e molti altri fra coloro i quali hanno contribuito alla storia dell’ergonomia in Italia.
Vale la pena, in conclusione, riportare un breve scritto “Perché l’ergonomia” che ritrovo fra le carte che questa carissima amica mi ha a suo tempo consegnato. Tra di esse, una “Storia della SIE e dell’Ergonomia” alla quale ha lavorato su appunti presi nel corso della sua attività interna ed esterna alla SIE stessa. Testi che potrebbero ancora oggi essere illuminanti su più di un aspetto della disciplina.
Per una bibliografia (a cura di Elena Colella)
Spunti e prospettive per un avanzamento metodologico, “Un convegno ed un congresso di ergonomia: spunti e prospettive per un avanzamento metodologico; Rimini”, Atti del convegno, in “Prefabbricare – edilizia in evoluzione”; novembre/dicembre 1974.
Design ed Ergonomics, in “Le arti”, nn. 10-11-12; novembre 1975.
The approach to ergonomics in Italy, in “Applied Ergonomics”, vol. 7, numero 3, settembre 1976, pagine 147-150.
La responsabilità dell’impressa per i danni all’ambiente e ai consumatori, “Il sesto congresso I.E.A”, Atti del convegno, in “Notiziario della Società Italiana di ergonomia”; edizioni Giuffré, 1978.
Considerazioni introduttive alla lettura del volume, Atti del II congresso nazionale di ergonomia: Milano 15-16 giugno 1979, in: A. Grieco (a cura di), “Ergonomia, esperienze in Italia”, Franco Angeli, Milano, 1980.
I problemi della formazione in ergonomia. L’esperienza della SIE, Atti del II congresso nazionale di ergonomia: Milano 15-16 giugno 1979 in: A. Grieco (a cura di), “Ergonomia, esperienze in Italia”, Franco Angeli, Milano, 1980.
Design of VDU operator tasks, in: E. Grandjean &E.C. Vigliani, “Ergonomic aspects of visual display terminals: proceedings of the International Workshop”, Atti del workshop di Milano Marzo 1980, Taylor & Francis, London, 1980.
Practice in Ergonomics and Educational Issue in Italy 20 e 22 agosto 1980. Comunicazione al Convegno IEA/NES “Ergonomics in Action, from Theory to Pratice” svoltosi a Oslo, Sommario in “Ergonomics”, vol. 23, n° 8, agosto 1980.
L’Operatore di terminali video: il posto di lavoro ergonomico, Clinica del Lavoro Luigi Devoto dell’Università di Milano e Regione Lombardia, 1981.
Indice dei termini italiani, in “Ergonomics Glossary, Terms Commonly Used in Ergonomics”, C.E.E., Lussemburgo, 1982.
Aspetti ergonomici nei rapporti uomo-macchina, giornata studi su “L’interfaccia uomo-macchina nel controllo di processo”, Milano, 15 dicembre 1982, in: “ANIPLA – Associazione nazionale Italiana per l’Automazione”,. Ed. ANIPLA, 1983.
Uso del costruito e requisiti ergonomici nella programmazione del riuso urbano, in: G. Conti, P.L. Paolillo, D. Vianello (a cura di), “Riuso: dai piani alle realizzazioni. Tecniche, strumenti, esperienze, prospettive”, Peg Editrice, Milano, 1983.
Globalità del concetto di ambiente / Italia, in: “Annuario europeo dell’ambiente 1984”, Docter. Istituto di Studi e Documentazione per il Territorio, Airone, Milano, 1984, pagine 320-325.
Environmental Design Trends for Modern Office Work, in: E. Grandjean (a cura di), “Ergonomics and Health in Modern offices”, Taylor & Francis, London, 1984.
Esperienze didattiche della Società italiana di Ergonomia nel campo della formazione ergonomica, in “Educazione Sanitaria e medicina preventiva”, vol. 7, 1984.
Progettazione ambientale, norme e ergonomia, in “S.I.E. – Ergonomia, innovazione tecnologica e sviluppo”, Atti del III Congresso nazionale, 22-24 marzo 1984, Celid, Roma.
Ergonomia e videoterminali, in: “Ufficio stile”, nn.8-9, agosto-settembre 1984.
Ergonomia, in: “L’uomo e l’ambiente – Norme – Tecnologie – Ausili”; I corsi di perfezionamento, IUAV e Regione Veneto, 1985.
Inquinamento da rumore / Italia, in: “Docter, Annuario europeo dell’ambiente”, Giuffrè, Milano, 1986.
Progettare, stare, fare. Lineamenti di ergonomia per la progettazione dell’ambiente e dei componenti ambientali, Franco Angeli editore, Milano, 1987.
Sull’assetto ergonomico dell’ambiente costruito, in: P.L. Paolillo (a cura di), “Lumezzane officina che cambia”, ed. Grafo, Brescia, 1988.
L’ergonomia e la città: dal progetto d’area all’arredo urbano, in: “S.I.E., Atti del IV Congresso Nazionale”, vol. II, 12-14 maggio 1988, Cuen, Ischia.
INFORMAZIONI
Allegato: Perché l’ergonomia [ITA]
Allegato: Ergonomics why [ENG]
Allegato: Storia della SIE e dell’Ergonomia
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